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Al via il secondo sportello del Nuovo Bando Macchinari innovativi

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Dal 27 aprile sarà possibile candidare il proprio progetto sul secondo sportello del nuovo bando pubblicato dal Ministero dello Sviluppo economico “Macchinari Innovativi”. Nel frattempo è possibile cominciare a compilare le domande.

La candidatura avviene attraverso l’accesso alla piattaforma messa a disposizione da Invitalia, dopo essersi accreditati trasmettendo una pec all’indirizzo nuovobando.macchinarinnovativi@pec.mise.gov.it, “corredata dei documenti e degli elementi utili a permettere l’identificazione del soggetto proponente, del suo legale rappresentante e dell’eventuale delegato alla presentazione della domanda di agevolazioni.”

A disposizione 132,5 milioni di euro del PON Imprese e Competitività 2014-2020.

Chi può avanzare la propria candidatura? Le PMI, le reti di imprese (costituite da max 6 soggetti) e i professionisti (liberi professionisti iscritti agli ordini professionali o aderenti alle associazioni professionali individuate nell’elenco tenuto dal Ministero ai sensi della legge 14 gennaio 2013, n. 4 e in possesso dell’attestazione rilasciata ai sensi dell’art. 7 della medesima legge), in contabilità ordinaria e dotate di almeno due bilanci approvati e depositati oppure nel caso di società di persone e di ditte individuali con almeno due dichiarazioni dei redditi presentate. Non si deve essere impresa in difficoltà, sottoposta a procedure concorsuali o in liquidazione volontaria. Bisogna precisare che nel caso dei contratti di rete, i soggetti destinatari dell’agevolazione sono le singole PMI, ciascuna per la propria quota di competenza.

Quali le attività ammesse. Sono ammesse le attività manifatturiere (ad eccezione della siderurgia, estrazione carbone, costruzione navale, fabbricazione delle fibre sintetiche, trasporti e relative infrastrutture, produzione e distribuzione di energia e relative infrastrutture) e sono ammesse alcune attività di servizi alle imprese. Visto che possono presentare domanda anche i liberi professionisti iscritti agli ordini, nella categoria servizi alle imprese, rientrano le attività svolte dal commercialista, dal ragioniere, dall’avvocato, dall’ingegnere, dal geometra o dall’architetto. A questo si aggiungono la produzione di software, riparazione di computer, i servizi postali, i call center, le lavanderie, la raccolta ed il trattamento dei rifiuti, le mense, le attività di pubblicità etc. (Allegato 3 del DM 30/10/2019).

Obiettivi del progetto. Il progetto deve consentire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa (attraverso l’introduzione di tecnologie abilitanti del Piano Nazionale Industria 4.0) oppure favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare (andare verso un ciclo produttivo più sostenibile). Deve essere realizzato in Basilicata oppure in Calabria, Campania, Puglia e Sicilia. L’investimento minimo è di 400 mila euro, massimo di tre milioni. Nel caso delle reti di imprese valgono gli stessi importi minimi e massimi. Ciascuna impresa partecipante alla rete deve disporre di un investimento di almeno 200 mila euro.

Il tempo a disposizione per realizzare il programma è di 12 mesi a partire dalla data del provvedimento di concessione.

Cosa finanzia? Impianti, macchinari e attrezzature e programmi informatici e licenze (strettamente collegati all’utilizzo di impianti, macchinari e attrezzature oggetto di agevolazione). 

La quota di agevolazione è del 75%: per le piccole imprese il 35% contributo in conto impianti + il 40% finanziamento agevolato, per le medie imprese il 25% contributo in conto impianti + il 50% finanziamento agevolato. Il finanziamento agevolato dovrà essere restituito senza interessi in massimo sette anni a partire dalla data di erogazione del saldo del contributo. Le rate saranno semestrali costanti posticipate.

Quali sono i criteri di valutazione? La valutazione è a sportello (ossia le domande sono valutate man mano che vengono presentate). Ciascuna domanda è valutata entro 120 giorni dalla presentazione. Invitalia si riserva la possibilità di chiedere integrazioni e chiarimenti. Per essere ammesso il progetto deve raggiungere il punteggio minimo di almeno 15/40 punti relativamente alla valutazione delle caratteristiche dell’impresa proponente (scomposta nella valutazione di alcuni indici di bilancio reputati significativi per lo stato di salute della proponente), e di almeno 14/40 per la valutazione della qualità della proposta, valutata soprattutto per l’incidenza dei macchinari reputati più innovativi sul totale dei macchinari (incidenza dei macchinari reputati più innovativi rispetto alla totalità degli investimenti -Allegato 2 del DM 30 ottobre 2019 che individua sei soluzioni tecnologiche). Il punteggio è aumentato di tre punti in caso di imprese dotate del rating di legalità.

Come sono erogate le agevolazioni? Le agevolazioni sono erogate sulla base di stati di avanzamento dell’investimento presentati dall’impresa beneficiaria. Ciascun stato di avanzamento non può essere inferiore al 25% (quindi max 4 stati di investimento) e il primo SAL deve essere presentato entro 120 giorni dal provvedimento. Il saldo può essere inferiore al 25% e deve essere presentato entro 90 giorni dalla data dell’ultimo titolo di spesa.  L’impresa può richiedere il contributo sulla base di titoli di spesa non quietanzati attraverso l’utilizzo di un “conto corrente vincolato” oppure sulla base di titoli di spesa quietanzati attraverso l’utilizzo di un conto corrente bancario ordinario anche non esclusivamente dedicato agli investimenti del bando. Il conto corrente vincolato cui fa riferimento il DM è un conto il cui funzionamento è disciplinato da un’apposita convenzione tra il Ministero delle Sviluppo Economico, Invitalia e l’ABI. Su questo conto è erogata da parte di Invitalia la quota di contributo spettante, da parte dell’impresa beneficiaria è versata la propria parte di cofinanziamento e l’Istituto bancario (che acquisisce dall’impresa beneficiaria mandato irrevocabile al pagamento dei fornitori) si occupa di pagare celermente i fornitori.

In caso di dubbi il Ministero dello Sviluppo Economico mette a disposizione il seguente indirizzo info.macchinarinuovobando@mise.gov.it .

A questo punto non ci resta che augurarci che dalla Basilicata arrivino buoni progetti.