Condizionale
Digitour, il nuovo credito di imposta

Fino al 04 aprile 2022 le agenzie di viaggio (codice ateco 79.11) e i tuor operator (codice ateco 79.12) potranno richiedere il Digitour. Il Digitour è un credito di imposta per la digitalizzazione. Rientra tra le iniziative del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), è promossa dal Ministero del Turismo e sarà gestita da Invitalia.
A disposizione ci sono 98 milioni di euro distribuiti su quattro anni (18 milioni, per il 2022, 10 milioni per il 2023, 10 milioni per il 2024 ed infine 60 milioni per il 2025). Il 40% delle risorse è riservato alle regioni del sud, tra cui, naturalmente, la Basilicata.
E arriviamo al punto dolente. Il PNRR non ci distribuisce purtroppo i soldi sul conto corrente. Dobbiamo attivarci. Il PNRR sarà, insieme alla nuova programmazione dei fondi strutturali, un’occasione, ma dovremo saperla cogliere. Bisognerà vincere l’atavica tendenza all’attesa, superare la logica della telefonata all’amico in Regione.
Per ottenere il credito di imposta bisognerà fare domanda ad Invitalia, attendere il 3 giugno 2022, data in cui sarà pubblicato l’elenco dei beneficiari, realizzare il programma di investimento finalizzato alla digitalizzazione, dimostrare di aver pagato le relative fatture ed infine acquisire da Invitalia l’autorizzazione.
Il credito di imposta è un’agevolazione in regime de minimis, è fruibile dall’anno successivo all’autorizzazione di Invitalia ed è pari al 50% degli investimenti sostenuti fino ad un massimo di euro 25.000,00. Attenzione: non è cumulabile sulle stesse spese con altra agevolazione.
Gli investimenti devono essere avviati entro un anno dalla pubblicazione degli elenchi e terminati entro un anno dall’avvio, prorogabili, su richiesta, per un massimo di ulteriori 6 mesi Quali sono gli investimenti che comportano il credito di imposta? Alcuni esempi. Acquisto o leasing di personal computer o altre attrezzature informatiche, affitto di servizi cloud relativi ad infrastrutture server, connettività e sicurezza, dispositivi per il pagamento elettronico e software per la sicurezza e gestione degli incassi, siti web, software e piattaforme di prenotazione, software di gestione di clienti, software per la gestione di banche dati, software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte innovative.
Per poter presentare bisogna essere iscritti al registro delle imprese, avere come codice di attività 79.11 (attività delle agenzie di viaggio) oppure 79.12 (attività dei tour operator), avere sede nel territorio nazionale, essere in regola con il versamento dei contributi previdenziali e e delle imposte e tasse, non essere in stato di fallimento o in fase di liquidazione anche volontaria.
Quante sono le agenzie di viaggi e i tour operator che potrebbero fare domanda? In Basilicata ci sono (Fonte: ISTAT 2019) 79 operatori con codice ateco 79.1, quindi ci sono 79 agenzie viaggi e tour operator, di cui 41 nella provincia di Potenza e 38 nella provincia di Matera. Sono tutte impresa con addetti compresi tra 0e 9. Soltanto un’impresa si colloca nella fascia tra 10 e 49 addetti ed è situata nella provincia di Matera. Se tutte le 79 imprese chiedessero il credito di imposta massimo e lo ottenessero, arriverebbero in Basilicata 1.975.000,00 euro. SE.
La digitalizzazione è forse l’unica possibilità per le agenzie di viaggi e i tour operator per sopravvivere. Quindi è senza dubbio un’occasione da cogliere. I concorrenti sono tanti. In Italia ci sono 11.577 imprese in questo settore, di cui 2.335 al sud. Ma considerata la riserva per il sud, potrebbe essere un contributo certamente ottenibile.