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L’Rt farlocco e l’umile 100k in una settimana con segni buoni
La storia dell’Rt palesemente sbagliato, che abbiamo seguito sul nostro canale Telegram (al quale è libera e auspicata l’iscrizione…. tra l’altro per noi è più facile far girare tante cose utili) spiegando che si trattava di un errore assai banale visto che – senza negare la gravità della situazione – la gran parte gli indicatori che componevano l’indice erano migliorati rispetto alla settimana precedente, trova il suggello finale alla fine della settimana del più chiaro e semplice da capire degli indicatori di questa benedetta pandemia, ossia il rapporto settimanale dei nuovi casi rispetto a 100mila abitanti.
La settimana tra l8 e il 14 marzo questo indici (calcolato sui dati della Protezione Civile e non della regione Basilicata e il perché è spiegato qui) è di 155, 18 in meno rispetto alla settimana precedente. giusto per arricchire è meno della metà rispetto alla Lombardia (330) e alla Campania (322) e 105 in meno rispetto all’intero Paese
In questo bel grafico c’è tutta l’evoluzione di questo semplice ma prezioso indice
La settimana conclusa domenica 14 marzo ha qualche segnale buono, ma anche uno particolarmente cattivo.
In Italia c’è un rallentamento della crescita in Italia: in Basilicata, invece, addirittura una flessione quasi del 10% da 136 casi nel giorno medio a 123;
In Italia (3,19), è cresciuto nel giorno medio il numero dei tamponi eseguiti. In Basilicata è diminuito del 5,3% da 1.544 a 1.462;
Anche il totale dei positivi (sintomatici e asintomatici) è cresciuto meno in Italia (15% contro 50%) che nella settimana precedente. La Basilicata cresce ma la settimana precedente aveva avuto un riallineamento di dati tra piattaforma e quindi per la logica dei piccoli numeri diventa incommentabile.
C’è una crescita diffusa dei ricoveri ma con tassi molto inferiori rispetto: tuttavia i ricoveri in Basilicata sono cresciuti in un solo giorno (dati del 14 marzo riferiti al 13) di 24 unità (22 degenze ordinarie e 2 intensive), la seconda peggiore crescita dopo quella del 10 novembre (27 tutte ordinarie).
Infine qualche numero sui vaccini: il piano Figliuolo prevede di fare 500mila vaccinazioni al giorno per coprire entro la fine di settembre il 70 per cento della popolazione.
In Basilicata per ottenere questo risultato si dovrà tuttavia tarare la capacità di vaccinazione – visti i numeri esigui – su tutta la popolazione 553.254 abitanti. Pertanto si dovrà programmare di fare (essere in grado di fare) 4.600 vaccinazioni al giorno.
Un obiettivo non difficile considerato che il 26 febbraio se ne sono fatte 2.137 e che per arrivare al traguardo indicato dal generale ci saranno molte più risorse disponibili(almeno si spera) a cominciare dai vaccini.
Qui vediamo com’è andata fino ad oggi