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Il pacchetto Turismo Basilicata, le PMI

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Le misure per sostenere il comparto turismo post emergenza coronavirus in Basilicata

Fino al 26 giugno sarà possibile presentare domanda sul nuovo Avviso Pubblico Pacchetto Turismo Basilicata (DGR n. 358 del 27/05/2020, pubblicata sul BUR Speciale n. 51 del 28/05/2020).

È riconosciuto un contributo a fondo perduto forfettario fino a 40 mila euro e a rimborso al 100% per la restante parte. La dotazione finanziaria disponibile sarà eventualmente integrata per tener conto di tutte le domande pervenute.

Chi può presentare la propria candidatura?

PMI che nel 2019 risultavano attive in uno dei codici ammissibili e che avevano sedi operative nel territorio lucano attive in uno dei codici ammissibili, ossia PMI che nel 2019 avevano in Basilicata strutture ricettive (codice ateco 55.10, 55.20, 55.30), stabilimenti balneari (codice ateco 93.29.20), agenzie di viaggio (codice ateco 79.11) tour operator (codice ateco 79.12) o attività di consulenza che si occupano della vendita di pacchetti turistici (codice ateco 82.99.99 riferito ai servizi di consulenza alle imprese non classificati altrove), ristoranti (codici ateco 56.10.1) e agenzie di catering (codice ateco 56.21).

Per le strutture ricettive c’è l’interessante previsione di B&B o case  vacanze non gestite da imprese.

Ogni PMI può presentare una sola domanda e per una sola tipologia. Quindi ad esempio una PMI che ha due strutture ricettive presenta una sola domanda per entrambe, una PMI che ha una struttura ricettiva e un ristorante può presentare una sola domanda e scegliere di candidare solo una delle due attività.

Nella domanda bisogna attestare il volume di affari realizzato nell’anno 2019. Bisogna quindi presentare il Modello IVA 2020 oppure il Modello Redditi 2020 sostituibile, se non ancora trasmessa dichiarazione IVA o dei Redditi del 2019, con attestazione del volume di affari rilasciata da un revisore legale o dal consulente fiscale (per volumi di affari fino a i 150 mila euro). L’attestazione del revisore legale o del consulente fiscale, al fine di accertare il volume d’affari dell’attività candidata, va anche prodotta insieme alla dichiarazione IVA e Redditi nel caso in cui l’impresa abbia più attività per le quali non sia prevista una contabilità separata.

A quanto ammonta l’agevolazione?

Il contributo è commisurato al volume d’affari conseguito nel 2019 e relativo alla sede lucana e al solo codice ammissibile.

Per le agenzie di viaggio e per i tour operator è riconosciuto un contributo minimo di due mila euro ad un massimo di dieci mila euro forfettario a fondo perduto.

Per le strutture ricettive, stabilimenti balneari e ristorazione con somministrazione, il contributo sarà da un minimo di 2 mila euro ad un massimo di 110.000,00 euro. Il contributo sarà a fondo perduto forfettario fino a 40.000 e a rimborso al 100% per la parte di contributo  eccedente i  40 mila euro.

Per la parte eccedente da chiedere a rimborso le spese dovranno riguardare  l’adeguamento, ristrutturazione e manutenzione straordinaria degli spazi esterni, installazione di impianti, dispositivi e attrezzature per garantire adeguate condizioni di salubrità per i clienti e per il personale,  consulenze finalizzate agli adeguamenti (max 10% delle spese di adeguamento), spese di gestione compreso il personale ma esclusi i beni e i materiali di consumo.

Le spese rendicontabili sono quelle sostenute dal 23 febbraio 2020 e fino al 31 dicembre 2020.

Foto di Frederik Frydendal da Pixabay