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Futuro

Mezzogiorno con gioia!

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La Certosa di Padula e Padula

di Luca Meldolesi*

“Senza legalità e sicurezza non c’è sviluppo”.

Mario Draghi, Senato della Repubblica, Roma, 17 febbraio 2021.

Sì, d’accordo.

Ma, nello stesso tempo bisogna riconoscere (dicono all’unisono gli italiani del Sud e del Nord) che le politiche (economiche, sociali, territoriali, culturali) fin qui seguite a Mezzogiorno non hanno ottenuto i risultati sperati. Non è così?

Luca Meldolesi a Potenza nell’ottobre del 2015 a una iniziativa di Letti di Sera (a sinistra Paolo Albano)

Inoltre, ad ogni piè sospinto (magari parlando a nuora…) si sente ripetere urbi et orbi il ritornello che neppure un euro del Recovery Fund (o Next Generation Eu) prossimo venturo dovrà essere sprecato. Come? Come fare in modo che quegli ingenti finanziamenti (come anche la montagna di denari europei per il Sud che sono attualmente disponibili) vengano spesi effettivamente e non prendano “le solite strade” – si sussurra in Magna Grecia?

Nessuno lo dice: nessuno! Le pagine di Mezzogiorno, con gioia! (di prossima uscita presso l’editore Rubbettino) potrebbero aiutare il lettore (e le autorità competenti) a riflettere su questo aspetto cruciale… Infatti, Luca Meldolesi, oggi presidente di “A Colorni-Hirschman International Institute” riunisce in questo volume un gruppo di saggi accessibili, ironici ed allegri, che rispecchiano la lunga esperienza meridionalista sua, e dei suoi ex-allievi e collaboratori; e che suggeriscono di studiare i provvedimenti anche dal punto di vista della loro effettiva e parsimoniosa attuabilità nelle società locali psicologicamente complesse del Mezzogiorno (e di mezzo mondo).

Esistono interventi molto utili che vanno attuati in forme automatiche ed indirette, altri che richiedono invece forme attentamente responsabili e coinvolgenti; altri ancora che utilizzano varchi del possibile con proposte e vie d’uscita adeguate; altri, infine, che operano sul campo per raggiungere, presto e bene, gli obiettivi desiderati.

Si tratta, in sostanza, di promuovere uno sforzo collettivo straordinariamente intenso, alternativo all’assistenzialismo passato e futuro, che deve innanzitutto… inserire il cervello!

Deve chiamare a raccolta le forze migliori delle nostre società e chiedere all’innovazione, alle imprese private e cooperative, al libero mercato, al terzo settore ed alla fed-democrazia di svolgere in proposito un proprio ruolo: di punta!

*Dalla prefazione di Mezzogiorno con Gioia!, Rubettino editore

(per gentile concessione dell’Autore)

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