Presente
Covid-19, lo strano caso lucano
I numeri piccoli spesso creano problemi di analisi. Basta un niente per cambiare direzione.
Per questo – pur sollecitato – ho declinato finora (ma ci sono anche altri motivi e, in particolare, sono annoiato dai continui copia e incolla anche parziali).
Tuttavia le ultime quattro settimane con la crescita sostenuta dei casi di nuovi positivi permettono di fare un lavoro che altrimenti sarebbe stato troppo esposto alla variabilità per situazioni singole (vedere le settimane 21-27 settembre e 5-11 ottobre per farsi un’idea di quello che scrivo e al pierinismo, oltre che dalla diffusione ben oltre il Covid-19 della “sindrome di Giuseppina”).
Prima di passare all’esame dei numeri (e del relativo istogramma) occorre fare alcune precisazioni di metodo: i dati giornalieri non sono affidabili, qui già ad aprile spiego perchè, qui si usa il giorno medio della settimana (cioè si prendono i dati di tutta la settimana e li si dividono per sette ….. semplice, semplice ma capace di provare a neutralizzare il disordine nell’acquisizione dei dati che purtroppo è connesso a una situazione così complicata), metodo che ha ottenuto numerosi e autorevoli sostegni, e si usano i dati dai database della Protezione Civile Nazionale.
Fatte queste indispensabili precisazioni, passiamo al merito: nelle ultime due settimane la crescita percentuale del numero dei nuovi positivi in Basilicata è stata superiore a quella italiana.
Anzi è andata in controtendenza rispetto al fenomeno di attenuazione della crescita percentuale registrato dalla settimana 26 ottobre-1 novembre quando dopo cinque settimane è cessata la progressione esponenziale (cioè il raddoppio dei casi rispetto al giorno medio della settimana precedente). Tendenza che si è ulteriormente rafforzata questa settimana (2-11 novembre).
Ma tendenza che si è rafforzata – al contrario – anche per la Basilicata: la crescita nel giorno medio è stata del 79% contro il 23% del Paese.
Se i nuovi positivi sono il trend, quelli che vengono definiti “attualmente positivi” (ricoverati e isolamento domiciliare) sono lo stock di Covid-19.
E anche qui la Basilicata è in controtendenza rispetto ai valori nazionali con una crescita nel giorno medio dell’ultima settimana che è cinque volte quella dell’Italia.
Ovviamente trend e stock sono strettamente collegati: lo stock è alimentato dai nuovi contagi e “dimagrito” dalle guarigioni e anche dai decessi.